Un inno alla sradicamento
e alla precaria mobilità degli uomini. 12 brani inediti,
di cui due riprodotti anche in versione pop, per un totale di
14 tracce che disegnano un raffinato itinerario di immagini,
parole, linguaggi e suoni.
Canzoni concepite come piccoli laboratori, dove interagiscono
e dialogano culture diverse: accostamento e fusione di stili
musicali appartenenti sia alla musica colta della tradizione
araba che alla musica d'autore italiana. Musica capace di cantare
i sentimenti di chi vive a cavallo tra due culture.
Centro del mundo alterna e riordina la babele delle lingue possibili:
arabo, italiano, inglese, francese e spagnolo. Testi che raccontano
dei miti comuni delle culture mediterranee, di simbologia mistica
e realtà terrena. L'amore da sensuale si fa mistico e
da spirituale diviene terreno e tutto umano, sempre intriso
di nostalgia per qualcosa che si è perduto, di esilio
e di erranza.
Testi: Nabil Salameh e Michele Lobaccaro.
Musiche e arrangiamenti: Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro
Pipino.
Il disco, prodotto, registrato e mixato da Roberto Vernetti
e Mauro Andreolli, è stato registrato nella Chiesa di
S. Giuseppe (XVIII sec.) di Conversano.
Due collaborazioni d'eccezione: Zohar Fresco alle percussioni
e Massimo Zamboni alle chitarre.
Un quartetto d'archi: violoncello Giovanna Buccarella, viola
Matteo Notarangelo, violini Ida Ninni e Rita Paglionico.
Il disco è edito dalla neonata casa editrice Cosmasola
e distribuito da il manifesto. Centro del mundo contiene anche
il disco In acustico, 8 canzoni registrate dal vivo nel marzo
2000 con le quali Nabil e Michele ripercorrono il loro cammino
artistico dai brani più noti degli Al Darawish, fino
a Lingua contro Lingua.
Con centro del mundo i Radiodervish hanno raggiunto il maggior
successo di critica e pubblico nella loro carriera, con circa
10.000 copie del disco vendute in tutta Italia.
Su Centro del mundo consulta la sezione stampa/archivio.
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